Gela riscopre una tradizione gastronomica che rischiava di essere dimenticata: la salsiccia di seppia. Questa antica ricetta affonda le sue radici nella pesca locale, il Golfo di Gela è sempre stato molto pescoso specialmente di seppie e triglie. Oggi la seppia è molto apprezzata sui mercati ittici, ma in passato veniva considerato un piatto povero e alcuni gelesi dell'epoca si ingegnarono per sfruttare l'eccedenza di questo prodotto che a volte veniva persino scartato. Anche la "polpetta di seppia" che comunemente si trova nei ristoranti gelesi e del comprensorio ha origine da questa storia. Alcuni macellai pensarono di provare ad insaccare la seppia nel budello del maiale, così come si usa fare per la salsiccia, magari utilizzando un composto misto di carne e pesce, per compensare il costo della carne che all'epoca era decisamente più costosa della seppia. Questo prodotto rimase a conoscenza di poche persone, non riuscì a farsi spazio nei mercati e lentamente venne dimenticato. Oggi grazie all'impegno di due società gelesi, Maredamare dei F.lli Di Dio e Appeteating, la giovane start-up guidata dallo chef Totò Catania, questa tradizione "è tornata di moda" sulle tavole dei gelesi. "Il cibo non è soltanto alimentazione – afferma Totò Catania – il cibo è soprattutto espressione della storia e della cultura di un territorio. Recuperare questo prodotto era doveroso anche perché si tratta di un cibo molto saporito che fa parte della nostra identità territoriale, una identità molto spesso trascurata e poco valorizzata".
Latest from Redazione
- Maltempo, al via le manovre per svuotare le dighe Comunelli e Disueri
- Rimodulati gli orari di rientro da Gela per gli studenti pendolari di Niscemi e Butera
- Minacce e ricettazione, arresti domiciliari per due gelesi
- Rissa al mercato settimanale, segnalati cinque ambulanti
- Migranti sequestrano un educatore in un centro di accoglienza